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Gli interessi datoriali e quelli dei lavoratori devono trovare la necessaria tutela in una attività consulenziale che, possibilmente, eviti il ricorso ad estenuanti procedimenti giurisdizionali.

Ove questa attenzione non conseguisse i risultati sperati diventerà opportuno o, comunque, necessario tutelare i diritti dei soggetti che hanno subito licenziamenti in assenza di giusta causa Lavoroe/o giustificato motivo, oppure provvedimenti disciplinari iniqui, che si siano visti applicare in busta paga differenze retributive ingiustificate o demansionamenti.

Parimenti le questioni riconducibili alla casistica relativa alla conflittualità sul posto di lavoro -quindi trattiamo di “mobbing” in tutte le sue diverse espressioni-, devono trovare la migliore tutela legale al fine di evitare, o correggere, condotte che potrebbero compromettere la integrità psicofisica del soggetto coinvolto.

I brevi termini generalmente previsti dalla legislazione nazionale (es: impugnazioni di provvedimento disciplinare, giorni 20; impugnazione di licenziamento, 60 giorni dalla sua comunicazione, successiva instaurazione di giudizio necessariamente entro 180 giorni), impongono tempestività e competenza nella gestione della attività difensiva.